Questo è uno spazio politico di condivisione che nasce dalla rabbia e dal desiderio di prendere parola in seguito a svariati casi di violenza, che rischiavano di essere sottaciuti, avvenuti all’interno dei movimenti e degli spazi politici che dichiarano di agire dal basso in più città d’Italia.
Ci siamo ritrovatɜ senza cercarci per le nostre esperienze di dolore e rabbia comuni: quasi tuttɜ abbiamo subito, prima la violenza di genere da parte di sedicenti “compagni”, poi siamo statɜ isolatɜ per aver parlato. Ci siamo accortɜ di aver vissuto e subito lo stesso copione di violenza patriarcale, ma non per questo ci siamo arresɜ. La rabbia ci ha fatto capire che non eravamo solɜ: dove meno ce l’aspettavamo, abbiamo trovato la mano di unǝ compagnǝ protesa in supporto. Abbiamo iniziato a parlarci, a conoscerci, a raccontarci. Venivamo da contesti diversi, da esperienze politiche in alcuni casi simili, in altri distanti, ma come è già accaduto in passato allɜ nostrɜ compagnɜ e sorelle, per esempio nei loro racconti di lotta degli anni ’70, abbiamo capito che le nostre storie tangevano, si ripetevano e si intrecciavano, ed è molto più chiaro che il nostro destino comune non è il patriarcato, non la semplice resistenza ad ogni sua forma di oppressione ma il contrattacco soprattutto quando prova a silenziarci e a isolarci.
Questo blog è uno strumento politico e serve per dare il giusto spazio a chi ha subito violenza per raccontare la sua storia. Questo non è un collettivo e non costruiremo identità politica. E’ un luogo per rompere il muro del silenzio che spesso ritroviamo nei contesti di movimento, dove sembra essere prassi la connivenza con la violenza di genere, dove la retorica de “i panni sporchi si lavano in famiglia” fa da padrona e chi parla è un infame. Abbiamo rifiutato questa omertà tipica di un fenomeno diffuso in tutto il paese.
La nostra vuole essere una REte Sotterranea Transfemminista, che si muove e si unisce sui principi della sorellanza e del transfemminismo*, mettendo in contatto compagnɜ che ancora non hanno trovato una rete solida di sorellanza politica.
Se ti sei sentitǝ isolatǝ, se la tua comunità di riferimento non ti ha dato ascolto e vuoi condividere la storia, puoi scriverci alla mail rest@inventati.org
Condivideremo la tua storia nella nostra rete interna e qualora tu lo volessi la pubblicheremo, con tutta la cura possibile per non metterti in situazione di pericolo.
Se vuoi maggiore tutela dell’anonimato puoi usare una mail autistici/inventati https://www.autistici.org/services/mail
La violenza non è il nostro destino.
Non sei solǝ.